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A Serramazzoni, gradevole paese dell'Appennino modenese, si respira aria buona, ci si rilassa e non succede mai niente: l'ideale quindi, per il commissario Cataldo, dove trascorrere un periodo di riposo dopo la grave ferita riportata nella sua ultima indagine. Nel languore della convalescenza, in giorni tutti uguali, Cataldo passeggia, prende il sole, va in trattoria, conosce una bella vedova, fa amicizia col comandante dei Carabinieri... Ma un doppio omicidio spezza all'improvviso questa tranquillità: si tratta di una ricercatrice universitaria di Storia massacrata insieme a un ricco proprietario del luogo, che la ospitava per studiare un diario inedito e scottante scritto nel 1943 dal podestà fascista di Serra, di cui l'uomo era l'unico erede. La ferocia dei due delitti e l'estrema difficoltà dell'indagine inducono il comandante a chiedere l'aiuto di Cataldo, fin troppo disposto a cambiare il torpore della vacanza con la febbre di una nuova inchiesta, che lo condurrà via via - nelle pieghe di un ambiente torbido e sconosciuto, tra i segreti del passato e le colpe del presente - a una verità finale sconcertante e amarissima.